venerdì 26 marzo 2010


RITUALI DELL’ACQUA E FERTILITA’


Caduta dal cielo, trasudata da rocce durante la notte, trasportata da un ruscello impetuoso,raccolta in vasche naturali o scavata dall’uomo…

Ecco l’acqua. Misterioso e magico elemento presente in tutte le religioni. Usata per benedire, curare

e per misterici rituali.

Nelle sacre fonti il sacerdote raccoglieva e custodiva gelosamente il sacro liquido raccolto in determinate ore del giorno e dell’anno. I bronzi votivi ritrovati nelle fonti testimoniano l’enorme importanza per le popolazioni antiche di quest’elemento.

Non solo per guarigioni o fertilità erano usate le acque. Sallustio affermava che quando una persona era sospettata di furto od omicidio si usava detergere gli occhi con acque sulfuree. Se il malcapitato diventava cieco voleva dire che era colpevole, al contrario,se la vista aumentava (caso raro visto il potere caustico delle acque sulfuree) era innocente!!

Il pensiero religioso preistorico vedeva in ciò una sorta di giudizio divino non distinguendo ancora il mondo fisico dal mondo soprannaturale.

Il territorio di Monterchi è interessante riguardo a questi rituali. A fianco della nota vicenda della fonte della fertilità ubicata nelle vicinanze della chiesetta dove è stata dipinta la Madonna del Parto vi sono rocce che testimoniano d’antichi rituali di fertilità.

Rocce “panciute”, incisioni su roccia e incavi dove presumibilmente veniva raccolta acqua per questi rituali sono sparsi su un territorio molto vasto. Monterchi, forse per la presenza di molti fiumi sembra essere stato il centro di interesse di varie popolazioni.

Una roccia in particolare rappresenta un enigma che solo una ricerca archeologica scientifica può svelare: la presenza di un simbolo assimilabile allo svastika ( abitualmente si dice “la svastica, ma è un errore comune: svastika è maschile essendo un simbolo solare).

Il nostro territorio rappresenta un unicum difficilmente eguagliabile da altri territori.

Siamo forse alla presenza degli albori di civiltà che più tardi hanno lasciato tracce storiche molto importanti ? Nel prossimo numero saranno pubblicate fotografie sensazionali dove si potrà comprendere l’importanza archeologica del nostro paese.

mercoledì 24 marzo 2010


MASSI ERRATICI, CULTI AD ERCOLE?


I massi erratici di Monterchi per varietà ed importanza non hanno il dovuto risalto.

Nel nostro territorio differiscono da quelli dell’arco alpino per alcuni tratti.A dire il vero da un punto puramente geologico molti sono semplicemente enormi massi precipitati dalle cime dei monti.Risultanze che siano opere di ghiacciai non, ve ne sono, ma è indubbio che alla fine per siano stati visti come espressione del soprannaturale…

Certamente l’orientamento e un allineamento astronomico non sono stati ancora studiati, però in certi punti del nostro territorio si ha la sensazione di sprofondare nella storia più remota.

Molti massi (ricordiamo che la “tina” è pur sempre un masso affiorante.) sono stati usati scavandoli, come tombe. Questi massi chiamati avelli si riscontrano soprattutto nel nord Italia ed è stupefacente trovarne uno così importante a sud.

Altri sono incisi con coppelle e a volte vi sono segni di scalpellate, ma, purtroppo questo vizio di vedere utilità in tutte le cose umane ci fanno perdere la facoltà del “vedere”.

Interessante è pure il culto che in diverse regioni è abbinato a questi enormi massi: il culto ad Ercole o Eracle.

Sicuramente i romani si sono impossessati del culto ma ricordiamoci che sotto vari nomi già nel X a.C in diverse località si onorava un semidio con una forza enorme

che spostava massi giganteschi…

Nel prossimo numero tratteremo la corrispondenza archeo-astronomica di coppelle incise su questi manufatti, scoprendo analogie incredibili tra incisioni e costellazioni… alla prossima.

venerdì 19 marzo 2010

Megaliti a Monterchi (AR)

Questa è una sequenza di cinque megaliti scoperti nel territorio di Monterchi.